Animali + Memorie dal sottosuolo

MEMORIE DAL SOTTOSUOLO

Liberamente tratto da Memorie dal sottosuolo di Fëdor Dostoevskij
ideazione Pako Graziani e Alessandra Ferraro

regia Pako Graziani
performer Yoris Petrillo
musiche e sound designer Dario Salvagnini
light designer Marco Guarrera
produzione Margine Operativo
coproduzione Twain e festival Attraversamenti Multipli

 

La performance si confronta / interagisce / dialoga con il romanzo Memorie dal sottosuolo di Fëdor Dostoevskij, scritto nel 1864 sotto forma di un monologo-confessione, e diviso in due parti: Il sottosuolo e A proposito della neve bagnata.

Si rimane impressionati di fronte alla contemporaneità di un testo come Memorie dal sottosuolo che è forse l’opera più profonda e compiuta di Dostoevskij

Un performer “entra ed esce” dal romanzo dello scrittore russo: agisce le sue parole, descrive come lettore l’opera e la sua trama. Una narrazione, un dispositivo drammaturgico sempre in bilico tra azione e testo, mescolando danza, teatro fisico, letteratura e paesaggi sonori.

Questa performance prosegue la ricerca performativa e drammaturgica di Margine Operativo di connessione tra testo-parola, azione-movimento, e suono-spazi.

Un percorso di elaborazione poetica e tematica, intorno ad alcuni nuclei della contemporaneità.

Margine Operativo è un gruppo artistico coordinato da Alessandra Ferraro e Pako Graziani.
I suoi campi d’azione sono: il teatro, le arti performative, il video. Fin dall’inizio del suo percorso ha avuto una natura poliforme e meticcia che lo ha portato ad agire su più fronti della creazione artistica contemporanea: dalla produzione di spettacoli teatrali e di formati performativi in bilico tra diversi codici artistici, alla ricerca sul linguaggio video. Nei suoi spettacoli e performances incalza le emergenze del presente affrontando la complessità del reale attraverso la molteplicità del contemporaneo. Dal 2001 Margine Operativo cura il festival multidisciplinare Attraversamenti Multipli.

 

Renata Savo << Liminateatri>>

Memorie dal sottosuolo (1864) di Dostoevskij, il breve romanzo dello scrittore russo in cui il protagonista, personaggio immaginario, attinge all’uomo della società del suo recente passato per trovare le radici della naturale predisposizione dell’essere umano a provare sofferenza, insoddisfazione e auto-umiliazione. Yoris Petrillo, attore icona dello stile di Margine Operativo, che predilige spazi anticonvenzionali, spogli ed essenziali, è, coperto solo da flebile luce, figura, personaggio e non-personaggio, che interviene esprimendosi senza soluzione di continuità con parole e corpo, danza, mimesi teatrale e teatro di narrazione. Si entra ed esce dal personaggio, brechtianamente, non per dare un giudizio, bensì per innescare uno sforzo empatico da parte degli spettatori, per comprendere dall’esterno il pensiero di un uomo cinico, afflitto e stanco. La metafora kafkiana ante litteram, dell’uomo-insetto, sporco e microscopico, viene reinterpretata acrobaticamente, in equilibrio a testa in giù, in una visione che cattura lo sguardo, e crea una tensione emotiva, esprimendo una continua empatia in quel corpo in posizione scomoda in un parallelismo con il personaggio negativo di Dostoevskij.

 

ANIMALI

ideazione Pako Graziani e Alessandra Ferraro
regia Pako Graziani
performer Yoris Petrillo
sound designer Dario Salvagnini
light designer Marco Guarrera
produzione Margine Operativo
coproduzione Twain e festival Attraversamenti Multipli

 

Un’esplorazione della natura umana attraverso lo sguardo degli animali.
Ma non c’è nessuna mitizzazione della natura: la ferocia appartiene al regno animale, è una delle modalità di quell’interconnessione universale.
Una performance che affonda le sue radici in “Anima” del poliedrico artista Wajdi Mouawad.  Gli animali sentono gli umani per come sono davvero, ne percepiscono l’aura, il temperamento e le inquietudini e questo li porta a provare per loro simpatia, repulsione o paura.


RECENSIONI

Letizia Bernazza << Liminateatri>>
Insieme a un folto gruppo di spettatori, ci rechiamo a Garage Zero per partecipare alla performance Animali di Margine Operativo. Uno studio interessante sulla relazione natura umana e natura animale. È il performer Yoris Petrillo l’anima “animale” che si fa voce e corpo per restituirci cosa gli animali provano nei confronti degli esseri umani. Nello spazio di Garage Zero – riconsegnato alla comunità di quartiere e divenuto nel tempo un luogo dove si organizzano costantemente mostre d’arte, incontri, eventi e spettacoli – Petrillo si muove con grande maestria e grande energia: convince ed emoziona.

È sempre presente a sé stesso nell’entrare ed uscire da quel “bestiario” di gatti, topi, serpenti, insetti che sembrano rivivere tra le pareti “porose” di Garage Zero, una location perfetta per raccontare in poco più di venti minuti i tratti salienti dell’opera Anima – del drammaturgo, regista, attore e scrittore libanese, naturalizzato canadese, Wajdi Mouawad – a cui il lavoro di Margine Operativo si ispira. Le azioni fisiche del performer si sposano con una essenziale partitura vocale e con un suggestivo gioco di luci che ci consegnano il “respiro” vitale di come «Gli animali sentono gli umani» cogliendone «l’aura, il temperamento e le inquietudini». L’uomo è bestiale, direbbe Kafka, spesso uccide ed è per questo che gli animali – come si legge nella dichiarazione di Margine Operativo – provano per gli umani «simpatia, repulsione o paura».

Marcantonio Lucidi,Danzare l’animale umano”, << marcantonioluciditeatro.it>>

Animali, mezz’ora di assolo di prosa e danza, è un gioco piuttosto serio, e assai antico, sullo sguardo che le bestie, un cane per esempio, volgono agli animali umani. La danza ovviamente esprime il non detto della parola, è azione e non verbo, racconta senza dire, è un “sono qui ora” che il performer Yoris Petrillo realizza con semplicità di movimenti, all’apparenza più attento a un magnetismo della presenza che a una complessità coreografica. Il luogo della rappresentazione, spazio urbano duro dalla brutale anima di cemento, vuoto di qualsiasi ricercatezza, è una buona scelta per dire e danzare parole che parlano di quello che noi uomini siamo voluti diventare.

Renata Savo << Scene Contemporanee >>

Animali è una performance site-specific di Margine Operativo, e dura venti minuti: ruota attorno al corpo danzante e carico di energia di Yoris Petrillo, che corre, salta, danza, disegnando traiettorie con i piedi che strisciano a terra sonoramente, nel perimetro scenico del Garage Zero, uno dei luoghi adottivi del festival in queste edizioni che si sono svolte nel quartiere Quadraro. Petrillo, bagnato trasversalmente da un fascio di luce mentre sorseggia una Pepsi cola, è lì, apparentemente finito per caso e seduto a una sedia, pronto a sganciarsi per lanciare un messaggio sociale, per descrivere, corpo e parole, da una prospettiva aliena, cosa sono e non sono gli esseri umani per un animale, e la relazione che li connette.

 

Leggi le Recensioni complete

Limina Teatri > http://www.liminateatri.it/?p=4437

 

Marcantonio Lucidi > http://www.marcantonioluciditeatro.it/2021/09/27/animali-performance-di-margine-operativo-affidata-a-yoris-petrillo-in-scena-in-un-garage-del-quadraro/

 

Scene Contemporanee > http://www.scenecontemporanee.it/attraversamenti-multipli-ventuno-anni-fascino-del-preesistente/