PILLOLE #tuttoin12minuti

CALENDARIO E SINOSSI PILLOLE 2022

Forget the Fu**ing present

dal 12 al 24 luglio mar-dom ore 20:30

12 LUGLIO
DEJA VU’
Da un’idea di Paolo Perrone
Con Martina Tirone
Trainer e movimento scenico Ludovico Cinalli
Ambienti video e proiezioni, drammaturgia e regia Beatrice Mitruccio
Una donna e i suoi pensieri nel preciso momento in cui prende consapevolezza delle violenze subìte, ma che non ha ancora la forza di andarsene, di chiudere. Lei, ferma in quel momento, nella sua impossibilità di uscire per sempre da quella che è diventata la sua gabbia. Quel momento tipico in cui tutti pensano <Perché non te ne vai?>
STORIA DI UNO CHE MI SOMIGLIA
Compagnia Kontra Moenia
di e con Livio Remuzzi
regia Arianna Di Stefano
collaboratori artistici: Matteo Ramundo, Maria Vittoria Rossi, Aldo Scarpitta.

Bisogna coltivare il nostro giardino” quest’ultima battuta chiude uno dei capisaldi dell’illuminismo. In Storia di uno che mi somiglia di luce ne è rimasta poca. Il protagonista, di nome Candido non a caso, è un ragazzo che si è perso nel buio delle sue stesse giornate, non sa più riconoscersi in quello che fa. Del giardino di cui parla Voltaire gli è rimasta solo una piantina che soffre, si china sempre più su se stessa8, perde le foglie. Una riflessione ironica e giocosa sul senso della felicità, un tentativo tragicomico e a tratti paradossale di ritornare alla vita in quello che di certo non è “il migliore dei mondi possibili” ma forse come per Candido, come per la sua piantina, c’è ancora una speranza…
HOW TO PERFECTLY HYDE
regia e coreografia: Chiara Tavian
con: Loretta D’antuono e Lorenzo De Simone
sostegno alla ricerca: Lucilla Cerioli
In scena due performer si rifugiano in uno spazio nascosto, una dimensione liminale, dove tutto è da ripensare e da riscoprire. Un nuovo mondo celato, che fugge da una vita sovraesposta e dunque vulnerabile, prende forma dalla pulizia dell’assenza, creando un paesaggio fatto di apparizioni e sparizioni, nascondimento e svelamento, capace forse di delineare un modo nuovo di offrirsi alla vita.
NICTOFOBIA
concept, performance, costume: Nunzia Picciallo
musiche: BLL565_6 e MichaAngi
NICTOFOBIA è una performance site-specific che mira a creare un’esperienza sensoriale suscitando una forte reazione/emozione nellæ spettatoræ, immergendolo in uno spazio di totale oscurità. Questa performance nasce dalla paura dell’oscurità della performer stessa che sfrutta il processo di creazione e di svolgimento della performance come terapia verso lo scioglimento della fobia relativa al buio. Lo studio della performance ha l’obiettivo di far percepire la paura per provocare l’attivazione dei riflessi, andando a lavorare sui processi cognitivi delle manifestazioni ansiose.
POTREI ESSERE TE
drammaturgia e regia di Silvia Zoffoli
con Elena Orsini Baroni e Lia Zinno
progetto finalista Teatri del Sacro 2019
La storia di “Potrei essere te” racconta in parallelo la vita di due persone: Maria, una donna senza tetto di origine campane, figlia della migrazione interna Sud Nord, che nasconde un “peccato” del passato e Anna, una giovane donna precaria che lavora ad uno sportello lavoro per italiani e stranieri, dove ogni giorno entra in contatto con quei luoghi comuni nei quali sfociano anche i suoi pregiudizi e le sue frustrazioni. Le due donne non si incontrano mai, se non per strada, di sfuggita, come tanti passanti; ma c’è un segreto che forse le lega e le farà incontrare davvero…
13 LUGLIO
VOLEVO SOLO REGALARGLI UN CAPPELLO
di Veronica Rivolta e Federico Malvaldi
con Veronica Rivolta
drammaturgia di Federico Malvaldi
consulenza artistica di Simone Chiacchiararelli
Veronica vorrebbe davvero fare di più. Pensa ai pinguini e alla fine del mondo. Si chiede cosa possa fare lei, attivamente, per evitare questa cosa. È una domanda gigantesca a cui è possibile rispondere solamente con tante piccole risposte che si traducono in piccoli gesti, azioni quasi impercettibili come gli incontri a cui portano.Volevo solo regalargli un cappello è la storia di una donna che incontra un’anima fragile e invisibile della nostra società, Ronny: un senzatetto che sopravvive vicino casa sua. Veronica vorrebbe avere il coraggio di fare qualcosa di concreto per lui, ma non ci riesce. L’immobilità la travolge e dietro a quell’immobilità c’è una paura primordiale: non essere abbastanza per salvare qualcuno, in particolar modo se stessi.
ALL YOU CAN VAX
di e con Enoch marrella
Non volevo certo vaccinarmi nella prima farmacia sotto casa. Una vaccinazione è pur sempre un’esperienza da ricordare, da raccontare e perché no, da recensire. È importante oggi saper scegliere un servizio e valutarne la qualità, soprattutto in caso di pandemia mondiale. Partendo dal mio personale rapporto con la questione vaccinale ho deciso di descrivere i luoghi che ho scelto per vivere appieno questa esperienza epocale: dalla mitica Nuvola Pfizer nel cuore dell’Eur all’Istituto Luce di Cinecittà.
MAMY BLUES
“di e con Luna Romani”
Una donna racconta e rivive i pezzi della sua esistenza pre e post maternità
mettendo al centro della scena i suoi segreti più intimi,
l’illecito, l’inconfessabile di una madre.
FEAR OF MISSING OUT
Creazione di Francesca Lombardo
In scena Silvia Addati,Eleonora Bernardi, Marzia Meddi
Collaboratrice ed occhio esterno Livia Porzio
Musiche : Breathe this Air (Jon Hopkins) Sinfonia No.25 in G Minor K.183 di Mozart condotta da Peter Maag
Con il sostegno della Fridamodanza
Viviamo in società tecnologicamente avanzata,abbiamo un profilo su un social network,siamo un brand,un progetto che va promosso affinchè rimanga in vita perchè “se non sei online non esisti” e il tuo progetto muore.Bisogna produrre contenuti nuovi ogni giorno,fare di tutto per non sparire,investire sulla visibilità,essere sempre sul pezzo,non farsi dimenticare.Questa è la FOMO la paura di essere tagliati fuori,di essere esclusi,una nuova forma di ansia sociale che porta alla dipendenza da social network.Ed è nella corsa verso qualcosa che non si sa neanche bene cos’è che si rischia di perdere autenticità.
TORTELLINI E IL GIORNO IN CUI FURONO INVENTATI
di Alice Bertini e Federico Gatti
con Carlotta Solide Aronica, Alice Bertini, Michele Breda
regia Alice Bertini, Valeria Iovino
luci Marco D’Amelio
costumi Giulio Morini
Una donna e un uomo, derelitti ai margini, ma anche sciocchi cittadini integrati negli alienanti meccanismi della società. Un re, che questi meccanismi ha creato: l’esercizio del potere fine a sé stesso ma funzionale a un’idea di società. La noia, sentimento comune a tutte le figure seppur lontane tra loro. Tra una profezia arcana e un presagio interiore, una paradossale gara di cucina a premi fornirà a tutti l’occasione per realizzare i propri desideri; pericolosamente diversi tra partecipanti e giuria, ma anche tra partecipante e partecipante.
14 LUGLIO
LO SCEMO DEL PAESE
di e con Alessio Genchi
C’è Giuseppe, detto “Lo Scemo del Paese”, che trascorre le giornate elemosinando spiccioli attraverso uno spettacolo bizzarro che consiste nel farsi prendere a schiaffi. E poi ci sono io, Alessio, l’altro Scemo del Paese che attraverso le mie disavventure racconto come Domenico Modugno m’abbia ispirato a scrivere “Lo Scemo del Paese”. Avete capito no?
OSTINATO ESSERE -a partire da Pinocchio-
Un progetto di Spartenza Teatro
con Sofia Abbati
regia Andrea Milano
drammaturgia Sofia Abbati e Andrea Milano

 

Cosa vuoi essere? Cosa vuoi diventare? Sono le domande che ci siamo sentiti fare più spesso. Ostinato Essere è il racconto sfasato di chi nell’inseguire queste domande si è accorto di aver perso la grazia e l’innocenza. Facendo a pezzi – in tutti i sensi – il Pinocchio di Collodi, cercheremo di raccontare un tentativo: il tentativo di essere, ostinatamente, il proprio modo di essere.
SORRY FOR WHAT
ideazione e regia / giulia spattini
disegno sonoro / Francesco Traverso
video / alex spattini
in scena / giulia spattini
tecnico / Paolo Panella
sostenuto da Balletto Civile e Centro Culturale Happen Modena
La scena è il campo di battaglia, un ring contemporaneo. La sfida è prendere posizione.
Scegliere, costruire. Senza scuse. senza alibi.
Elisabetta I nel corso della sua vita è stata artefice della propria rinascita diventando la vergine Regina, una contraddizione che segna profondamente la lotta interna che fece con se stessa e il mondo politico, costituito da uomini, contro il quale si è trovata a combattere. Una lotta per la sopravvivenza, la costruzione di un nuovo sé attraverso un’immagine articolata e complessa per salvare la propria natura profonda.
Ha creato un’immagine per sostenere una verità nuova, per costruire dove nessuno aveva costruito prima, la prima donna Regina. Che questo esempio non sia soltanto un rimando epico a qualcosa che poco appartiene al quotidiano ma che possa ricordare che per andare dove nessuno è mai andato è necessario diventare uomini nuovi. Entrare nel deserto di se senza riserve.
MANI DI SARTA
regia Andrea Di Palma
con Andrea Di Palma
testo di Andrea Di Palma e Federica Ponza
musiche originali Francesco Cellitti
scenografia Claudia Morini
Nonna Maria ha fatto la sarta per una vita. Con le sue mani da sarta preso le misure di pelle e cuore di tutto il paese. Dalla finestra le scorreva davanti la Valle del Sacco a cui altri disegnavano vestiti nuovi: l’Italia dettava la moda e la Ciociaria la seguiva. Mani di Sarta è la storia di una terra ormai avvelenata e di quattro vestiti lasciati incompleti da mia nonna perché “qua se fanno più funerali che matrimoni, ormai”. E forse, ora, è il momento di finirli questi vestiti, nonna.
15 LUGLIO
QUATTRO PICCOLE BAMBINE
di e con Dora Macripó, Sara Mafodda, Elisabetta Mancusi, Mersila Sokoli, T

Un divano, come un’oasi nel deserto, àncora di salvezza per quattro piccole bambine che trascorrono il loro non-tempo nel loro non-luogo giocando a raccontarsi storie. Perché sono lì? In un limbo di noia e disperazione l’anelito al divertimento si trasforma in una rincorsa ossessiva, costi quel che costi.”
FINCHE’ MORTE NON CI SEPARI
da un’idea di Beatrice Ciampaglia e Mirko Feliziani
con Beatrice Ciampaglia e Mirko Feliziani

Vorremmo che riaprissi per noi l’album di matrimonio dei tuoi genitori, per sfogliarne le immagini e soffermarti sulla foto di tua madre da te preferita: vorremmo che ce ne parlassi quanto basta – di quella sua foto e di lei – da permetterci poi di evocarla in scena, quasi ricomporla, infine trasformarla – lei e la sua immagine
FRA TUTTI, TU
di e con Giacomo Faroldi
Dramaturg Jacopo Bottani
Sorta di inno all’infanzia, Fra tutti, Tu è infatti un piccolo romanzo
di formazione in prosa e versi, la modesta storia della prima volta in cui ho dovuto imbracciare le armi per essere all’altezza del sentimento provato per la mia bella. Ma è anche un sentito affresco di una certa estetica anni 90’, percepibile fra musiche, gestualità, ammiccamenti, che condivisa col pubblico apre uno spazio di memoria personale e collettiva: come eravamo? E ora, come siamo?
QUELLO CHE CI LEGA-uno spettacolo leggermente punk
di e con Gilda Deianira Ciao
sguardo registico Ulderico Pesce
Suono Luigi Nobile
in collaborazione con MO’Art e con Centro Mediterraneo delle Arti
Anna va in carcere per aver ucciso il compagno. Ha due figli piccoli e una vita tra droghe, sesso e soldi. Chiede aiuto a Barbara, sua sorella, mamma single con due bambini in una casa popolare di periferia. Emilia non ha ancora sepolto suo figlio Enrico, l’uomo ucciso da Anna. Due sorelle, tre madri. Quello che ci lega a volte è la rabbia. O il senso di colpa. Quello che ci lega è un intreccio di fili che abbiamo paura di confessare anche a noi stessi.
16 LUGLIO
ALLE MIE FIGLIE Avere come mamma Bocca di Rosa
DRAMMATURGIA Verdiana Vono
REGIA Stefania Tagliaferri
CON Elisa Armellino, Valentina Celentano, Eleonora Cicconi
Come elaborare il lutto di una figura leggendaria, a tratti mitica, se le storie delle donne sono raccontate dagli uomini? Sul ciglio di una strada sinistra, di notte, ci sono le figlie di Bocca di Rosa. Spaventate, condizionate da una società che non fa che ripetere il suo schema, si confrontano con la paura della violenza e la disperata esigenza di costruire un presente migliore. In Alle mie figlie si parla di sesso, di idee, ci si arrabbia. Si balla e ci si nasconde. Quanto può durare una notte?
LA FESTA E’ FINITA
Regia di Giorgia Mazzucato, drammaturgia di Carolina Germini. Con Eleonora Bernazza. Una produzione SB Teatro.
Rebecca e Sofia, oltre ad essere cugine, sono due amiche inseparabili. Cresciute nello stesso paese, a pochi metri di distanza, hanno sempre condiviso tutto. Se però Rebecca è goffa e imbranata, Sofia è agile e riesce in tutto. Da quando sono bambine sognano di festeggiare insieme i loro diciotto anni, ma quando il giorno della festa finalmente si avvicina, tra le due tutto improvvisamente cambia e nulla sarà più come prima. Attraverso un’esplorazione della memoria, Rebecca cerca di ripercorrere tutti gli eventi che l’hanno spinta a compiere quel gesto estremo.
VABBE’ NON FA NIENTE
di e con Elisa Bongiovanni
regia Elisa Bongiovanni
collaborazione alla regia Alberto Bellandi e Marco Canuto
luci: Marco Canuto
scenografia: Elisa Sinibaldi Iannelli
Una donna sola in scena. Una lavatrice. Qualche oggetto. Un passeggino. In questa stanza quasi buia si muove e riflette e cerca di capire dove sta. Dove è finita. Dov’è il suo corpo, quello che conosceva prima di diventare madre. Forse, solo dopo aver combattuto la sua guerra col passeggino o con le lenzuola scoprirà sé stessa. In quei brandelli di corpo che le restano. In quella forza vitale di amore universale che prova per i suoi figli e per tutta l’umanità intera.
MENTA FREDDA
Scritto e diretto da Alessia Cristofanilli
Con Giacomo Bottoni
Ivan ha gli occhi che hanno fame. E’ un giovane iperconnesso,
iperinformato, sempre collegato con i suoi amici virtuali.
Trascorre le nottate a giocare ai videogame di guerra, divora
immagini, video e contenuti di ogni tipo, fino al giorno in cui
qualcosa si rompe fuori e dentro il videogame.
17 LUGLIO

#LORO
testo e regia Gabriele Linari (con il contributo di Marco Andreoli dei ragazzi e le ragazze di MaTeMù)
Compagnia MaTeMù-CIES Francesco Bovalino, Lorenzo Congia, Francesca Nebbia, Lorenzo Nuzzo, Flavia Sardelli.

Cinque figure emergono dal buio e iniziano un coro di odio feroce. Sono haters anonimi, in bilico continuo tra noia e rabbia, tra grottesco e tragedia. #LORO è stato scritto partendo da reali post incontrati sui principali social-network, analizzando sindromi nate dal web e che ora hanno un nome: hate-speech, vamping, exclusion, trolling, ecc. olte alle fake-news, straordinari “cavalli di Troia” per odiatori seriali. Una corsa sul posto, una storia di feroce immobilità, di un “loro” continuamente contrapposto a un “io” sempre più ingabbiato.
MEMORIE DI UNA SIGNORA PER BENE
di Derive Teatro
Liberamente tratto da Scomparsa d’un uomo lodevole in Quattro novelle sulle apparenze.
di Gianni Celati.
Con: Agata Marchi
Chitarra e Sound design: Massimiliano Codeluppi
Regia e maschere: Edoardo Pitré
Parigi:1968. Una quarantenne dirigente d’azienda si “vede vivere” e si sente persa, s’incrina e, di colpo, va in frantumi: “Dev’ essere successo qualcosa, una domenica mattina, sì, perché mi sono accorta che non c’era più niente da fare; parlo per me naturalmente, degli altri me ne frego”.
S.I.R.I. : Scopriamo insieme realtà innovative
Di FAC Fare Arte Cultura
Presenta Coach Siri
S.I.R.I. è uno live-show, condotto dal seguitissimo life coach Siri, in cui il pubblico è chiamato a partecipare per vivere un’esperienza unica di crescita personale. Durante le prime fasi introduttive a S.I.R.I. e di lavoro con il pubblico, fa irruzione in sala un vecchio partecipante del programma, Roberto, scrittore precario in fase di stallo con un blocco creativo ed emotivo. Il coach S.I.R.I, preso alla sprovvista, cercherà di sfruttare quell’avvenimento a suo favore. Utilizza Roberto, come “fenomeno”, del suo show. In un mondo precario e in cui siamo tutti sostituibili quale sarà il costo per accedere alla nuova realtà innovativa proposta dal programma S.I.R.I?
NATICOTOMIA
Con: Matteo Baronchelli, Filippo Beltrami, Ilaria Mustardino
Regia: Ilaria Mustardino
Drammaturgia: Stefano Baronchelli
Produzione: auto produzione
Milo e Steno, due attori in cerca del ruolo della svolta. Due artisti che combattono per difendere il proprio insopprimibile bisogno di esprimersi. Due creativi che in un mondo governato da algoritmi rimangono cocciutamente sognatori. Quindi è chiaro, sono alla canna del gas. Dopo l’ennesimo fallimentare provino, Steno convince Milo a scrivere una commedia che li catapulti dritti nel lussuoso e dorato empireo teatrale italiano. La fortuna busserà alla loro porta?
RITA CHI
AUTRICI: Anita Farina e Carlotta Procino.
REGIA: Fabrizia Sorrentino e Anita Farina.
ARTISTI: Alba Ida Tisano, Giuliana Pirrone, Alessandra De Concilio e Chiara Talarico.
Con la supervisione di Chiara Bandinelli.
Rita Atria, una vittima di mafia, come tanti, ma lei nella mafia c’è nata e subito trova il coraggio di ribellarsi e combatterla. All’inizio non la muove un’ideale di giustizia ma solo la volontà di vendicare suo padre e suo fratello. Questa scelta, tuttavia, a soli diciassette anni, la paga con la vita. A partire da pochi giorni dopo la sua morte, sono stati tanti i tentativi di cancellare questa storia, una sorta di damnatio memoriae; questo
spettacolo invece la riprende e la mette in scena. Questo spettacolo è il nostro modo di rispondere alla domanda “Rita chi”?

DOPO LA BORA
di Francesca Miranda Rossi
regia Federica Dordei
con Isabella Delle Monache, Giulia Chiaramonte, Nicholas Andreoli
Nel 1971 Franco Basaglia diventa il direttore del San Giovanni, il manicomio di Trieste. Nel 1973 organizza un laboratorio di falegnameria nel Padiglione P dove viene costruito un grande cavallo azzurro, nella cui pancia sono raccolti i desideri degli internati. Per un giorno i cancelli del manicomio si aprono e i matti scendono in strada, in parata.
Dopo la bora traccia le storie di una folla di personaggi che abitano Trieste e il suo ospedale. C’è la moglie di un internato che dopo trent’anni si prepara al suo ritorno, c’è chi guarda stranito questo cambiamento, ci sono
medici e infermieri che faticano ad adattarsi al nuovo ruolo. E poi, i matti. Matti che
parlano, che non parlano più. Tra questi una paziente che è convinta di essere lei stessa il grande cavallo azzurro, presentandosi come: Marco Cavallo.
Per poter affrontare la malattia, dice Basaglia, dovremmo poterla incontrare fuori, al di fuori di ogni istituzione. Ma esiste veramente un fuori

19 LUGLIO
ARMATURE
Drammaturgia: Erica Galante
Regia: Erica Galante e Maria Sgro
Interpreti: Martina Barison, Maria Sgro e Erica Galante
Progetto fotografico: Luisa Fabriziani
Una giovane donna di nome Clara al compimento dei suoi venticinque anni è
costretta a tornare a vivere dai propri genitori. Seguiremo le vicissitudini del suo trasloco, il suo dover mettere ordine alla propria vita e riscoprire sé stessa; il tutto accompagnata dalle presenze che le abitano la mente e governano il suo sentire, in una danza fra il reale e l’onirico.
ECOLOGIA CAPITALISTA
Drammaturgia | Regia | Interpretazione
Pietro Cerchiello
Sinossi Un uomo che parla al pubblico. Ama i fast food, i discount, la plastica. Una
notte inizia a fare sogni strani. Scenari apocalittici, Dio da Burger King…
La Terra non sta bene? L’uomo non sta bene.
ENFANTS
Coreografia: Roberta Maimone & Roberta Riontino

Enfants’ nasce, senza pretese, dalla pura voglia di unione e di divertimento. In maniera
completamente naturale il progetto prende forma e si mostra con apertura e freschezza, con l’idea di donare al pubblico e agli stessi performer un sorriso come un momento di riflessione sul proprio approccio alla vita quotidiana, in relazione con se stessi e con gli altri. Sorridi, divertiti, non prenderla troppo sul serio!
80 CENTESIMI
di e con: Pietro De Nova
drammaturgia: Pietro De Nova
aiuto regia: Maurizio Zucchi
dramaturg: Eliana Rotella
musiche: Stefano Errico
Una storia di sogni e illusioni, di aspettative e di fallimenti. La casa, il campo da calcio, il treno e la stazione sono i mondi in cui si muovono i personaggi di un padre e di suo figlio, entrambi interpretati dallo stesso attore. Anche nei momenti di oscurità, la luna continua a illuminare le loro vite, come una spettatrice silenziosa.“Amore mio. Se hai bisogno, fammi un fischio.”
PRENDI E PORTA A CASA
drammaturgia e regia Andrea Onori
con Leonardo Codispoti, Luca Gabos, Andrea Onori, Mariagrazia Torbidoni
produzione virgolatreperiodico

 

È un progetto di spettacolo nato per strada, frutto dell’esperienza di tre anni di lavoro come rider. È la storia di Dubai, Carla, Alex e Potassio: quattro rider con trascorsi e obiettivi diversi che, per scelta o per necessità, si sono ritrovati a fare questo lavoro. Partendo dalla quotidianità di chi tutti i giorni porta il cibo nelle nostre case, parliamo di un interrogativo più universale, che più volte abbiamo affrontato e che può essere comune a molte persone: è questa la vita che voglio?
DUE
Con Teo Guarini e Domenico Macrì
Scritto e diretto da Teo Guarini e Domenico Macrì
“Ettore e Sandro sono due fratelli, entrambi musicisti, che sognano di fare successo con la loro musica. Un giorno, d’improvviso, Sandro prende la sua moto e sparisce dalla circolazione, piantando in asso il fratello e i loro progetti. Si rincontrano dopo anni all’ingresso dell’ospedale dove il padre è ricoverato. Tra i due c’è una distanza siderale, ma quest’incontro sarà per entrambi inaspettatamente risolutivo”.
20 LUGLIO
SEI SITUAZIONI IN CUI SIAMO IO E TE
Drammaturgia e regia: Paolo Tommaso Tambasco
Interpreti: Nila Prisco e Giacomo Coen
Laura e Pietro stanno insieme da tanto tempo, forse troppo e, come tante coppie alle soglie della vita adulta, non sanno bene cosa fare del proprio futuro. Laura, quindi, decide di partire per provare un’esperienza lavorativa all’estero, ma soprattutto per capire se starsene lontani per un po’ può fare bene alla coppia.
La lontananza li spingerà nelle braccia di altre persone: Laura incontrerà una persona del proprio passato; Pietro, invece, farà la conoscenza di una persona anni luce distante dal suo mondo.
CIRCE

Di Alessandra Fallucchi e Marcella Favilla

regia Marcella Favilla con Alessandra Fallucchi
Scene|Costumi Sara Bianchi
Luci Beppe Filipponio
Assistente alla regia Chiara Anzelmo |Movimenti Scenici Fabrizio Federici
Organizzazione- Produzione Zerkalo
Circe è la figlia di Elios, Dio del Sole, e dalla Ninfa Perseide: ma è tanto diversa dai genitori
e dai fratelli divini: ha un aspetto fosco, un carattere difficile, un temperamento
indipendente; è perfino sensibile al dolore del mondo e preferisce la compagnia dei mortali
a quella degli Dei. Quando a causa di questa sua natura eccentrica viene esiliata nell’Isola di Eea, non si perde d’animo, studia le virtù delle piante, impara ad addomesticare le bestie selvatiche, affina le sue arti magiche. Ma Circe è soprattutto una donna di passioni: amori, amicizia, rivalità, paura, rabbia, nostalgia, accompagnano gli innumerevoli incontri e scontri che le riserva il destino…finché non più solo maga ma anche amante dovrà scegliere una volta per tutte se appartenere al mondo divino o a quello dei mortali che ha imparato ad amare. La Circe greca è figura ambigua e ambivalente: crudele ma anche pietosa, ostile ma anche amica. Circe è Donna, Ninfa, Maga, Amante ma anche Moglie, racchiude le molte potenzialità del femminile e di queste ci interessa parlare.
TUTTE LE PERSONE VIVE
di Rosalinda Conti
con Giordana Morandini
regia Daniela Dellavalle
Agata abita in una casa in campagna.
Una mattina di primavera si sveglia e si rende conto che l’albero del suo giardino non ha più foglie. Un esperto di alberi le dice che il suo albero sta morendo, che è molto fragile e che di conseguenza va abbattuto.
Allora Agata pensa alla morte
ECO – About Elizabeth
Drammaturgia
Leonardo Bianchi Gian Maria Labanchi
Regia Leonardo Bianchi
Con Leonardo Bianchi Maria Campana Gian Maria Labanchi
E Con Filippo Andreetto Annachiara Fanelli Claudia Guidi
Stanca di una vita priva di pace e libertà, e dopo essere miracolosamente scampata a due attentati, Elisabetta ha un dialogo con la morte che le propone un patto: una vita, in cambio della libertà. Elisabetta accetta. In quei giorni a corte si presenta un nuovo poeta, Orlando. Il giovane nasconde un forte bisogno nei versi delle sue poesie: la necessità di abitare un corpo femminile. Elisabetta, perciò, invita Orlando a diventare se stessa.
SHOPPING AND FUCKING
Di Mark Ravenhill
Con Valentina Dalsigre Cirillo, Nicola Conforto, Alfredo Mundo, Jacopo Riccardi
Progetto registico Elisa Buttà
Regia Elisa Buttà e Carlotta Campobasso

 

Un divano rosso. Una stanza spoglia. Mark, Robbie, Lulu e Gary. Vite sospese in un assordante rumore bianco. Vite che si ripetono sempre uguali, nei loro schemi rassicuranti, nelle loro epiche storie di quotidiana banalità. Per alcuni Shopping and Fucking è irriverente e a tratti nonsense, per altri è crudo e pessimista. Per noi è il quotidiano horror vacui che divampa. E allora perché non farne una sitcom?
OMBRA
di e con Giuseppe Innocente
Donne che volano per andare a fare la spesa nei mercati di Palermo. Un pagliaccio alto 3 metri che ti aspetta la notte ad un crocicchio. Una pioggia di pietre che addosso diventano morbide come spugne. Tesori sognati la notte che si trasformano in cenere alle prime luci dell’alba. Sono alcuni dei racconti che si possono ascoltare dagli abitanti di quest’isola, Alicudi, l’ultima, la più piccola e remota delle Isole Eolie. La nascita di queste storie, contrariamente alle leggende, non si perde nella notte dei tempi. Sono storie di
famiglia, raccontate dai nonni e a volte vissute in prima persona. La piccola comunità di quest’isola, solo sfiorata dai condizionamenti della cultura di massa, ha costruito il proprio immaginario collettivo su queste storie. Il loro sguardo quotidiano e loro azioni continuano oggi ad essere influenzate da queste magnifiche presenze.
21 LUGLIO
DISERTARE
drammaturgia e regia Matteo Tarasco
Con Ania Rizzi Bogdan, Pavel Zelinskiy
elementi scenici e costumi Bogdan Pulbere
assistente alla regia Marta Selvaggio
Lui è Pavel, un soldato russo, che prima della guerra – “operazione speciale”, come la chiama lui, -era un insegnate di storia, chissà se lo potrà ancora essere dopo, chissà se ci sarà un dopo. Lei è Ania, prima della guerra era un’attrice porno. Ora combatte per difendere la sua Ucraina dall’invasione dell’esercito russo.
Come due novelli Adamo ed Eva, catapultati in questo inferno terrestre, Pavel e Ania, scelgono di ascoltarsi, o meglio di condividere il silenzio, un silenzio che nel corso di questa lunga notte – triste metafora del periodo oscuro in cui viviamo – lentamente si dirada, lasciando intravedere tra le pieghe delle parole un barlume di speranza in fondo al tunnel.
XANAX
Autore: Angelo Longoni
Regia:Valentina Illuminati
Con: Giada Lorusso e Giorgio Squilloni
Sono passate 9 ore. L’ascensore è bloccato. Daniele e Laura sono co-stretti in ascensore. Gridano aiuto. Nessuna risposta dall’esterno, nessun guardiano che li potrà salvare. Chissà che questa co-strizione non diventi una possibilità! Per ogni porta chiusa ce n’è un’altra che si apre.
SIAM PRONTI ALLA MORTE
Spettacolo scritto e interpretato da
Marco Maltauro e Stefano Vigilante
Regia di Marco Maltauro
Un comico in crisi depressiva incontra un maestro che gli mostra
un’eccezionale metodo per ritrovare la vita: gli parla della morte, della sua
morte, della nostra morte. L’argomento è tabù di questi tempi, molto più di
qualsiasi forma di pornografia: prima provoca angoscia, ma poi, grazie ad
esso, vedremo il comico (e tutti noi?) ritrovare forza, autenticità, esuberanza.
NON CI CREDO
traduzione e regia Pietro Faiella
Con Liliana Massari e Pietro Faiella
Un uomo, una donna, la vecchiaia. Quando la seduzione è scomparsa cosa resta? Lo scontro: i legumi fanno gas nell’intestino? Esiste lo yeti? Lui non ci crede, lei sì. Lui crede che dietro ogni cosa ci sia un complotto, lei no. Dodici quadri, stasera vedrete i primi due, ritratto dolceamaro della società contemporanea seduta sul divano, la TV sempre accesa mentre la memoria svanisce, inesorabilmente.
BRECH DANCE
Compagnia No
regia Elena Gigliotti
Brecht Dance è un’indagine sulla vecchiaia, una docu-performance, una terapia urbana collettiva. Ogni elemento è legato e tessuto insieme alle parole di Brecht, che diventano vita pulsante. Chi ha una memoria che brucia può sognare? A chi resta poco da vivere è concesso danzare coi sogni? Questo studio è il primo di una trilogia che indagherà sulla vecchiaia attraverso interviste e ricerche sul territorio.
22 LUGLIO
COME CIO’ A CUI TUTTO TENDE
di e con Valentina Beotti e Federica Principi
Un ambiente immersivo fatto di suono e voce in cui prende vita una coscienza ibrida,
donna e balena che racconta in modo inconsapevolmente spietato, a tratti ingenuo, la sua
fine e forse anche la nostra. L’esperienza animale filtrata attraverso la sensibilità umana in
un gioco di rimandi dove i confini del racconto confondono l’identita di specie.
CATERINA A CIRCUITO CHIUSO
con Laura Garofoli
regia: Dalila Cozzolino
drammaturgia: Claudia Salvatore
Uno spazio vuoto, delimitato da quattro telecamere a circuito chiuso agli angoli. Questo è
tutto il mondo di Caterina, da sette anni. Il fuori non c’è più, non è accessibile. Il fuori sta
solo nei sogni, nei fantasmi di ricordi del passato e nell’idealizzazione di un possibile futuro. Il futuro è in attesa di giudizio. Lei è in attesa di giudizio.
BLACKFACE
regia e drammaturgia: Andrea Fabi
luci: Jack Vincent
costumi e scenografia: Camille Collin
musiche: Alessandro Medori
“Blackface è un monologo grottesco, una dark comedy che parla di ideali sconfitti e che si interroga su quali siano i limiti dell’arte nel teatro contemporaneo quando si affrontano temi come l’appropriazione culturale, il whitewashing e la cancel culture. Sul palco troviamo Ines, che invita il pubblico ad una festa per celebrare, insieme a lei, una vittoria. Di che tipo di festa si tratti ce lo dirà lei stessa.”
GUARDARE IL SOFFITTO
di e con Giulia Francia
Dunque, non è la storia di un Hikikomori. E non è nemmeno la storia di una parte di
me che avrebbe potuto diventare un Hikikomori e, forse , qualche volta, lo è stata.
Scrivendo il testo è diventato un’altra cosa.
Ma sicuramente la spinta è nata dallo sviluppo di quelle letture.
E’ la storia di una donna. Infelice. Maniacale. Sola.
In realtà sono 4.Ma c he siano 4 sfumature della stessa persona o la stessa persona in 4 fasi diverse della vita oppure 4 donne distinte, sarà compito dello spettatore stabilirlo.
IL BOSCO
di e con Camilla Tagliaferri e Nicolas Zappa
Nick e Ruth decidono di passare un weekend d’amore nella casa nel bosco
di lui. Tra paesaggi di carta e violenza incessante, tra favole vissute e storie
narrate, senza che nulla venga detto veramente, senza che nulla accada per
finta, si consuma il dramma di due anime incapaci di amare e di lasciarsi
amare. Un dialogo che durerà due giorni, due giorni che dureranno una
vita.
LA LIBERTA’ E’ FIGLIA UNICA
di Lara Panizzi
con Stefania Bogo, Francesca Satta Flores, Manuela Montanaro, Barbara Alesse
Il progetto nasce dall’esigenza di parlare di disabilità ma senza fare perno sul solito pietismo, né sulla strabiliante abilità di alcune persone con disabilità.
Vorrei raccontarne l’umanità, quel lato che spesso non viene nemmeno preso in considerazione, basta pensare, ad esempio, che solo nel 2019 si è iniziato a parlare di sessualità riferita a persone con disabilità, fino a quel momento non avevano il diritto nemmeno di fare sesso, con tutto quello che poi comporta un elevata produzione di ferormoni e testosterone.
23 LUGLIO
ZOE
di e con Sara Baldassarre
In scena solo una sedia, un fagotto e una donna che parla con qualcuno di fronte a sé. Parla di un uomo che ama, ma che Dio ha proibito che ami perché è peccato. Parla di una creatura nata grazie al loro amore e maledetta per colpa del loro amore. Parla di un dubbio che la distrugge e la fa sopravvivere allo stesso tempo. Parla per dire a chi le sta di fronte che non si smuoverà dal luogo in cui si trova. Le sue parole sono la sua confessione, l’espiazione delle sue colpe e il solo modo per sopravvivere a queste.
L’ASTA
Di Malik Cherif
Con Malik Cherif et Tomàs Acosta
L’Asta, o la frequenza delle onde luminose Londra, una casa d’aste nel giorno di una vendita importante. Delle opere aspettano di essere battute. Sono firmate Adrian Paci, Banksy, Ai Weiwei, Kader Attia, e hanno come tema i corpi migranti. Sono opere osannate dai critici, amate dal pubblico, ricercate dai collezionisti. Al momento delle offerte, i corpi rappresentati, fino a quel momento inanimati, si ribellano all’idea di essere venduti.
500 LIRE
Regia Josafat Vagni
con Ludovica Bei, Simone Giacinti, Francesco Giordano,Josafat Vagni
In un vecchio stabilimento balneare, quattro amici si ritrovano a giocare una partita a
biliardino per decidere se uno di loro deve costituirsi o meno dopo aver investito una
bambina.La decisione di ognuno ci racconta qualcosa sulle loro vite, la loro amicizia e il loro gioco
perverso.
BLAME GAME
di e con Morena Rastelli

In un futuro distopico, la società è organizzata in maniera razionale, gli individui sono catalogati secondo propensione, e gestiti a fini produttivi. Tutti sono felici poiché i bisogni materiali sono soddisfatti. Ma questo mondo perfetto è solo una facciata. Vi sono individui che resistono all’omologazione. Rifiutati dal sistema, sono relegati come schiavi in un sottomondo nascosto, e svolgono il lavoro sporco: selezionare ed eliminare i ribelli, uccidere quelli come loro. Ed è in questa miseria, che l’uomo scopre di essere Umano. Si riaccende la scintilla divina. C’è ancora una possibilità?
IL SOGNO DI GAGARIN
scritto da Anna Maria Piccoli – Valeriano Solfiti
disegno luci e tecnica Valerio Bucci
Musiche Carlo Amato
di e con Valeriano Solfiti
Jurij Gagarin alluna il 27 marzo del 1968. Un anno prima di Armstrong e degli Stati Uniti. La bandiera Sovietica rimarrà imperitura sulla superficie lunare. Ma la missione è un fallimento, Gagarin non riesce a tornare, rimane lassù da solo, abbandonato e nessuno saprà mai della sua impresa. L’ultimo atto della corsa allo spazio rimarrà sconosciuto a tutti, e nel giro di pochi anni anche sulla terra fallirà il Sogno Socialista.
24 LUGLIO
INTERNO CAMERA
drammaturgia Paola Giglio
con Paola Giglio e Matteo Prosperi
regia e ideazione scenica Marcella Favilla
con il supporto di ARTEFICI Residenze Creative FVG/Artisti Associati Gorizia
foto di scena Giovanni Chiarot
locandina Giulia Maino
Marta e Pietro, coppia di trentenni precari, cercano di raggiungere i propri obiettivi di vita.
Lui fa il pony bike e scrive da tre anni una tesi di dottorato sulla ‘Lentezza come valore da
recuperare nella società della performance’; lei, alle prese col suo primo romanzo, scrive
contenuti trash per siti internet ma cede alla stanchezza mentre fa il cambio di stagione. È
Pietro, pochi giorni prima di licenziarsi, a trovarla distesa a terra…
SEMBRA AMLETO
scritto e interpretato da Francesco Zaccaro
diretto da Ivano Picciallo
Una sedia. Sei tombe. Una montagnola di terra. Un testo dove tutto “sta scritto”: l’Amleto.
Un’imperfetta ricostruzione del dramma Shakespeariano è necessaria perché l’attore arrivi a concludere il gioco, “togliersi il naso rosso”, a morire. Il personaggio muore, non l’uomo, che ha ancora qualcosa da dire alla madre defunta. È a lei, sulla sua tomba, che vomiterà addosso parole segrete, logorate dal buio, insudiciate dai troppi silenzi. Confessa.
BURN SKIN
di e con Carolina Cametti e Claudia Salvatore
La madre genera la figlia, lo stesso sangue, eppure la pelle ha scritta addosso un’alta storia, dichiara la propria autonomia, una direzione diversa, pretende di non essere un prolungamento, un’estensione, un possesso per diritto di nascita, la pelle scotta. Un legame tanto solido quanto pericoloso, che rischia di segnare le altre relazioni con un cedimento, una fuga o una dipendenza affettiva tormentata. Riusciremo mai a capirci e ad amarci qualunque cosa accada?
ADORO QUELLO CHE FATE
di e con Valeria Angelozzi, Michele De Paola, Nicolò Giacalone, Marisa Grimaldo
In una tranquilla casetta di campagna vivono Stefano e Antonietta, lui scrittore in cerca di fortuna, lei lavoratrice autonoma piena di interessi. Stanno organizzando i preparativi per ricevere Pietro e Maria, due vecchi amici di città che non vedono da molto tempo. Se Stefano e Antonietta vivono immersi in un’atmosfera rilassata e bucolica, Pietro e Maria non potrebbero essere più distanti: lui produttore, lei assistente, abbronzatissimi, agghindatissimi, patinatissimi. Durante il viaggio in macchina Pietro lascia accidentalmente acceso il cellulare ancora in chiamata con Stefano: ne verrà fuori ciò che davvero pensano degli amici di campagna, un quadro vertiginoso di un’ipocrisia che, evidentemente, li lega da tempo. Stefano e Antonietta ne restano attoniti, tanto da tramare una vendetta esemplare. La cena si trasformerà in una divertente sequela di sgambetti e rivelazioni, uno squarcio brillante e brutale sulle ipocrisie dell’amicizia e del mondo del lavoro.
LA MIA AMICA E’ DACCORDO
scritto e diretto da Massimo Odierna
con Irene Ciani, Enoch Marrella, Giovanni Serratore, Sofia Taglioni
Thomas è un ragazzo irascibile, ha 35 anni e vive alla giornata conoscendo donne e bevendo fiumi di alcol. Una sera, durante uno dei suoi appuntamenti, vieni avvicinato da Libero, ragazzo fragile ed impaurito, suo ex compagno d’ avventure ai tempi degli scout.
Libero implora Thomas di aiutarlo a ritrovare la dolce Noa, una bizzarra ragazza di origine vietnamita della quale si è invaghito ma di cui si sono perse le tracce. Inizialmente Thomas allontanerà Libero ritenendo assurda la richiesta d’ aiuto, successivamente sarà lo stesso Thomas a sfruttare questa vicenda per riconquistare Amèlie, sua ex fidanzata, una ragazza che ama “praticare la gentilezza” empatizzando con i più deboli e vestendosi da super
eroina per salvare il mondo. Le vite di questi tre protagonisti convergeranno alla ricerca della giovane ragazza scomparsa, tale impresa scatenerà un effetto domino di eventi stravaganti ed incontri bizzarri.

Pillole #Tuttoin12minuti

Dal 12 al 24 luglio 2022

Fortezza Est via Francesco Laparelli, 62 Roma

| Pillole dalle 20:30 | Ingresso 5€