I TRE BARBA presentano
LE NOZZE DI FIGARO
di Wolfgang Amadeus Mozart, libretto di Lorenzo Da Ponte
Adattamento e regia
I TRE BARBA
Con (in o.a.)
Lorenzo De Liberato, Alessio Esposito, Lorenzo Garufo
Costumi Agostina Imperi
Scene Ignazio Garufo
Light designer Matteo Ziglio
Aiuto regia Francesco Segreto
Spettacolo programmato nell’ambito del Festival Overground realizzato in collaborazione con Fondazione Roma Tre Teatro Palladium, all’interno del progetto R.E.T.E. promosso da Ecoritmi, con il contributo del PNRR – Next Generation EU.”
L’opera si sviluppa in quattro atti e ruota attorno alle trame del Conte d’Almaviva, invaghito della cameriera della Contessa, Susanna, alla quale cerca di imporre lo ius primae noctis, proprio il giorno delle nozze tra la cameriera e Figaro, servo factotum del Conte stesso. La vicenda si svolge in un intreccio serrato e folle, in cui le astuzie delle donne e le gelosie degli uomini si contrappongono nel corso di una giornata di passione travolgente, piena di eventi sia drammatici che comici, e nella quale alla fine i “servi” si dimostrano più signori e intelligenti dei loro padroni.
Con il loro consueto stile ironico e grottesco, i Tre Barba trasformano l’opera di Mozart e Da Ponte, in un paradossale “dramma della gelosia”, con tinte “crime” e “underground” a fare da atmosfera ad un’ intricatissima corsa contro il tempo, dove la passione smodata si trasforma persino in pericolo.
L’intreccio raccontato da Da Ponte nelle Nozze di Figaro è tra i più complessi e farraginosi prodotti dal celebre librettista. L’adattamento si è concentrato sul semplificare il continuo susseguirsi di inganni, stratagemmi ed espedienti narrativi, per restituire al pubblico una struttura più semplice e leggibile, suddivisa in tre capitoli e un epilogo, dando così la possibilità al trio di dedicarsi alla costruzione di scatole comiche, che si montano e si smontano con ritmo frenetico. Il tutto racchiuso in un ambiente dalle tinte fosche, thriller, per creare, come di consueto, un contrasto comico esilarante.
I Tre Barba tornano in scena con la loro solita irriverenza, giocando al limite della scorrettezza con la lirica e la poesia operistica, stritolando l’eleganza mozartiana e concludendo la loro personalissima trilogia dapontiana con una “last dance” imperdibile.