PILLOLE 2023 17-23 LUGLIO

PILLOLE 2023

Pillole #tuttoin12minuti non è una gara, non è un concorso, Pillole è il nostro modo di selezionare i progetti di spettacolo per la nostra stagione teatrale, una scelta condivisa con pubblico, stampa e addetti ai lavori per trovare una linea comune che rappresenti la direzione artistica di Fortezza Est. Venite e aiutateci a scegliere gli spettacoli della prossima stagione! Una settimana intensa e coinvolgente per scoprire altre realtà del panorama teatrale inipendente italiano.

VI ASPETTIAMO

17 luglio

MY HEART IS ON THE TABLE

Autori e performer: Laura Colonna e Doreen Grossmann 

Regia: Andrea Brunetto (Madame Rebine’)

Costumi: da definire (Anna Kemp?)

Musica e luci: Pigreco Company / da definire (Lorenzo Crivellari?)

Spazio Residenze: C3 Spazio Creativo Verona, Spazio Bizzarro Casatenovo, Spazio Milano Greco

Supporto Materiali: Falegnameria 31.09.10 e PLAY Juggling

Coproduzione: Premio Vassalli per le nuove produzioni 2022

MY HEART IS ON THE TABLE è uno spettacolo di circo contemporaneo dall’ambientazione casalinga, familiare, che vuole provocare delle riflessioni su come ci rapportiamo con ciò che ci manca e con ciò che desideriamo. Due attrici di circo esplorano il mondo delle tentazioni, dei sensi di colpa, del menefreghismo, dell’attrazione proibita e dei nostri modi di apprezzare o meno le ricchezze messe sul tavolo della nostra vita. Uno spettacolo intenso, poetico e delicato, un’occasione rara per vedere l’antica disciplina circense dell’ equilibrismo su bottiglie unita ad una giocoleria espressiva in cui la tecnica, mai fine a se stessa, diventa un linguaggio per arrivare al cuore dello spettatore.

CADE LA NEVE FIGURATI IO

Di e con: Rebecca Righetti

Aiuto regia: Val Wandja

Assistenti alla regia: Valeria Torresan, Paolo Lupidi

Con il sostegno di: Carrozzerie|n.o.t, Spin Time Labs, IAC-Cetro Arti Integrate

La storia di una venticinquenne che è rimasta indietro su tutto: non ha la patente, non è

laureata. Vive ancora a casa con i suoi genitori.

Eppure anche il proprio malessere può tornare utile. Si può sempre memarci su.

Ma quanto a lungo può reggere un meccanismo così fragile?

CONTRATTO

dialogo per un rapporto di coppia

di Alice Bertini

con Alice Bertini, Mattia Lauro

Regia Alice Bertini, Eduardo Rinaldi

Una coppia: un uomo, una donna. Nessun legame d’amore, soltanto un legame giuridico. Tutto stabilito a tavolino, quello di un antico caffè dove l’uomo e la donna, da sconosciuti, si sono dati appuntamento per la prima volta con lo scopo di redigere un contratto, quello di coppia. Anche i piani più dettagliati però,rischiano di essere smontati dall’imprevedibile. Una storia che inizia dalla fine, la consueta involuzione dei rapporti d’amore, destinati ad estinguersi in una società che si fonda sulle paure, compresa quella di amare.

LA GRECA FAMIGLIA

Scritto e diretto da Luca Trezza,

Con Eleonora Bucci, Giulia De Luca, Daniela Di Stefano, Ivan Marcantoni, Giulia Nemiz 

Una riscrittura dell’ Orestea di Eschilo. I personaggi escono dalla terra e portano avanti la narrazione. Un coro allude ad una discesa e ad una risalita nel fiume come nell’Ade.I personaggi brindano alla Vita, avvolgendosi di strappi, tra l’amore ed il dolore, tra la terra ed il cielo, con un ossessione: la famiglia.

Meglio dimenticare?Oppure, attraverso la misura, il limite, la consapevolezza, tendere alla salvezza?  Forse!

18 luglio

NUMERO 1

Progetto a cura di Nigredo

Testo Caterina Ardizzon

Musiche Paolo Montella

Il racconto del mondo immaginario di Ruth, paziente psichiatrica che vive in ospedale. Un viaggio solitario attraverso tante stanze: emotive, divertenti, nostalgiche, concitate, liberatorie. La traduzione scenica di queste stanze sono i diversi modi di raccontare l’immaginazione. Alcuni personaggi sono reali, altri no. Alcuni fatti succedono realmente, altri sono esternazioni di convinzioni, pensieri, speranze, delusioni che completano il mondo che le è stato negato.

 

GLI ALTRI RIVOLUZIONARI

di Valerio Bucci e Agnese Desideri

con Valerio Bucci, Benedetta Margheriti, Veronica Toscanelli, Roberto Tufo

Fine anni ’70, quattro ragazzi, una bomba da piazzare. Lo spettacolo racconta, tramite la realtà della destra extraparlamentare, violenta, ideologicamente fascista, nichilista, l’urgenza di sovversione del sistema di una generazione, quella degli anni di piombo, la cui ideologizzazione esasperata ha scritto alcune delle pagine più cupe della storia italiana recente. Riflette sulla nostra generazione, politicamente pigra, apatica, sazia e digiuna di ideologia e di rivoluzione.

 

C19H28O2 

(o Come Avere le Palle)”

di Riccardo Rampazzo

Regia LIDI PRECARI

con Leonardo Cesaroni, Paolo Sangiorgio, Sara Younes

Una piccola barca, mare aperto, due pescatori, Loris e Gu, puliscono il pesce raccolto durante la notte. Viaggiano da mesi alla ricerca di una creatura la cui cattura potrebbe stravolgere le loro vite. D’un tratto, un canto lontano, voce di donna, li interrompe. Che fare? Catturare questa creatura mitologica per venderla all’alba al miglior offerente o essere più cauti e osservarla da lontano?Il divario dei due si esacerba e la Creatura diventa solo una scusa per far carburare una corsa alla virilità, a capire chi è più “uomo”, chi reprime di più, chi ama di meno.

 

CHE SI TROVINO MALE

di Giulia Angeloni

regia di Francesca Cassottana

con Giulia Angeloni, musica dal vivo di Simone Arlorio

scenografia e disegno luci: Andrea Gagliotta

visual design: Kamilla Lucarelli

costumi: Alice Delfino

produzione: I Franchi/Tedacà con il sostegno di Periferie Artistiche –Centro di Residenza della Regione Lazio e Proxima Res.

Roma Anni ’60. Lara ha ventiquattro anni, è appena arrivata dalla Sardegna e si ritrova ad insegnare in una scuola di borgata. La classe è mezza vuota e le alunne va a cercarsele una ad una nel villaggio di baracche in cui nessuno del quartiere mette mai piede. Con loro Lara si trova a sperimentare un nuovo modo di fare scuola in cui lo scambio e l’apprendimento sono reciproci e attraverso cui le alunne, dal sentirsi gli scarti di una scuola e di una società che le rifiuta, intraprendono un percorso verso la consapevolezza e la dignità.

 

19 luglio

OVERDOSE – anche King Kong taglia la cipolla

Di e con: Sathya Nardelli

Supervisione artistica: Elena Contenta Patacchini

OVERDOSE è il viaggio di Zeta dentro e fuori la sua mente, abitata dal disagio psichico. Zeta è l’ultimo, lo scarto, l’eterno escluso che, percorrendo tunnel metropolitani, chiese ed ospedali, riflette sul rapporto tra la bellezza e il dolore, il desiderio estremo di vita e di morte, di ordine e di follia. “Il malato mentale è un escluso che, in una società come l’attuale, non potrà mai opporsi a chi lo esclude, perché ogni suo atto è ormai circoscritto e definito dalla sua malattia.” F. Basaglia


SUPER SANTOS

(Uno che ce l’ha fatta)

di e con Donato Paternoster 

Dramaturg Simone Faloppa 

aiuto regia/tecnica Barbara Scarciolla

Con il sostegno di IAC (Centro Arti integrate) e Pagina40.

Ispirato ad una storia vera. Una promessa del calcio di provincia, un ragazzo che negli anni 90 rinuncia agli scarpini e alla serie A per rientrare nel mondo scalzo, da frate francescano. Come è potuto succedere? Cosa significa scegliere e rinunciare?

Il successo, il denaro e l’eterna giovinezza non sono i soli parametri della rispettabilità sociale? La mano de Dios!?Forse una bugia. Forse è tempo di giocare altre partite.”

AGATA- La guerra è delle donne

Di e con Ilaria Weiss

con il contributo di Gaetano Giancaspro

Selezione Festival Strabismi 2022 e L’Elba del Vicino 2022

è che a me questa cosa della pace a tutti i costi non lo so mica se mi piace. Che ti fanno credere che se c’è la pace allora va tutto bene, che se hai la pace ti sembra di vivere sempre in vacanza che quanto è bella Rimini che ci si mette il vestito bello dell’estate e si mangia il gelato sul lungo mare, straccatella e pistacchio, non osare troppo con i gusti che

altrimenti si scombina la pace. E ci si saluta tutti sul lungomare di Rimini ma solo con quelli del bagno 46 possiamo dire che quanto è bella questa nostra pace che ci fa abbronzare e ci regala la settimana enigmistica!”

PICCOLE DONNE”

non devono morire

Drammaturgia e regia: Francesca Pica e Maria Scorza

Interpreti: Francesca Pica e Maria Scorza

Scenografia: Domenico Latronico

Disegno Luci: Elena Vastano

Ispirato a Piccole donne e Piccole donne crescono. Sud Italia, XXI secolo. Margherita e Pina sono in un cimitero per la riesumazione del cadavere della sorella Bettina. Margherita è la maggiore, ha rinunciato alla carriera artistica. Pina è la secondogenita, ha dedicato tutta sé stessa al suo talento di scrittrice. Nell’attesa, ricordano, evocano i fantasmi di una madre naif, un padre assente e una zia severa. Ritornano vecchi rancori, si accusano delle rispettive infelicità. Ma la scoperta di un atroce segreto le costringe a guardare la

realtà con altri occhi.

O.O.O.O. (Ove Odo Oso Oltre)

Di e con Maria Federica Bianchi

Assistente alla regia Maria Beatrice Giovani

Supervisione Aglaia Mora e Andrea Cosentino

Disegno luci Mattia De Pace

O.O.O.O. (Ove Odo Oso Oltre)” parte dalla storia di mia nonna Maria che diviene
una metafora per riflettere sulla memoria e sulla dimenticanza, sulle parole – sensate odeliranti che siano – un’occasione di contatto con il lutto, con la perdita delle relazioni,
un interrogativo che ci interpella su come sia possibile lasciare andare: le persone, gli amori,  i ricordi…


20 LUGLIO

COME TI VEDO

Drammaturgia Alessia Cappello

Regia: Francesco Savino

Con Alessia Cappello,Luca Molinari

Paolo è un professore d’inglese di 30 anni, con una figlia e una compagna, lavora in una scuola superiore; conosce Alice, una giovane tirocinante di 20 anni. Tra i due inizia una storia clandestina: Alice si innamora di lui; Paolo trova in lei tutta la vitalità che ha perso. La storia si sviluppa tra flashback e flashforward in cui vediamo due persone essere vicine per poi non trovarsi più: due rette parallele che ad un certo punto si incrociano per poi andare in due direzioni opposte.

TRE LIRICHE

Con: Dario Caccuri, Chiara Ferrara, Jacopo Neri

Musiche originali: Enrico Truffi

Regia e drammaturgia: Jacopo Neri 

Parte di una trilogia avviata nel 2020, quando il contatto umano era pervaso da una minaccia invisibile, Tre liriche esplora il nesso complesso tra amore e paura: paura del coinvolgimento, durante le prime fasi della relazione, paura della perdita, mentre il rapporto si fa più stabile, paura dell’oblio della vita insieme, quando la storia sta ormai volgendo al termine. 

DANNOCS

Regia: Emma Quartullo

Drammaturgia: Sabrina Scansani

Interpreti: Francesco Colussi, Francesco Savino

Musiche Originali: Silvia Perrone

Assistente alla regia: Gianluca Fischetto

C e S, due ragazzi di 25 anni, trascorrono il proprio sabato sera in un club, sfogando le frustrazioni della settimana ballando e svagandosi. Non sanno però che quella che loro pensano essere una consueta serata di divertimento presto prenderà una piega inaspettata, portandoli a confrontarsi con paure, ipocrisie e insicurezze da cui finora i due sono sfuggiti sistematicamente.

COSE MOLTO CATTIVE

regia Matteo Tarasco

con Arianna Ilari, Agnese Torre

Una giovane istitutrice accetta l’offerta di lavoro di un ricco uomo di affari. Il suo compito è semplice: occuparsi di due bambini. Presto, però, la quiete verrà turbata. Attorno alla casa di Bly appaiono delle figure inquietanti che poi svaniscono senza essere viste da altri. Le paure dell’istitutrice, alimentate dalle ambigue e manipolatorie confidenze di Mrs Grose, diventano ossessioni che condurranno l’istitutrice alla follia e ad un finale inatteso.

ARMA

di e con Mara Crisci

regia Marco De Rossi

marcia militare Gioele Crisci

suoni e luci Marco De Rossi

Cosa faresti se scoprissi che un corpo privato della morale diventa un’arma? Sotto le luci stroboscopiche di una discoteca, nelle atmosfere calde di una camerata e nell’oscurità delle viscere prende atto l’eterno scontro tra Amore e Violenza; due forze che lottano fuori e dentro l’umano. Arma diventa uno sfogo puro e senza filtri attraverso le molteplici facce del femminile per scoprirsi sporchi, santi, vittime e carnefici.


21 LUGLIO

MARINA

QUANDO ERO UNA SIRENA

di  Eleonora Gusmano

dramaturg Giusi De Santis

assistente alla regia | estetica  Ania Rizzi Bogdan

musiche originali Lorco Alessandro Romano
regia di Marta Dalla Via

Marina cresce in un ambiente familiare oppressivo, in cui le viene negata la possibilità di costruire la sua identità, necessaria alla separazione dal destino che qualcun altro ha tracciato per lei. Marina diviene ‘invisibile’. Ma poco prima di sparire del tutto, riaffiorano frammenti della sua storia, piccole e grandi memorie di un mondo sommerso. Fino a ritrovarne la voce, per raccontare finalmente se stessa.

 

About ANDERSEN – La Sirenetta

Di e con Leonardo Bianchi e Gian Maria Labanchi

Una malattia cutanea costringe la Sirenetta in un acquario, condizione che allevia il dolore, ma non cura la malattia. Il suo autore, Andersen, ha creato nell’acquario un mondo immaginario sul popolo del mare, per anestetizzare quella strana condizione. Ma il desiderio di libertà della Sirenetta è talmente forte che rinuncerebbe a trecento anni di vita in quella condizione, per viverne almeno uno fuori dall’acqua. Attingendo dalla cultura musicale pop contemporanea, la storia della Sirenetta e quella del suo autore si contaminano in un racconto inedito sul tema della libertà.

 

APOTEOSI

Di e con Riccardo Sinibaldi

Sonorizzazione e musiche originali di Matteo Portelli

Disegno luci di Leone Orfeo

C’è un uomo che gira come un’ombra in una grande città, spingendo un passeggino pieno di chincaglierie. Una mattina, frugando nell’ennesimo cassonetto, trova un bambino molto piccolo abbandonato in uno scatolone, e decide di caricarlo su per cercare di trarlo in salvo. La faccenda assume risvolti imprevisti, svelando l’ironia intrinseca nelle piccole vicende umane, declinandosi infine in una dimensione onirica, o addirittura divina. Forse l’unica possibile per sopravvivere alle nevrosi contemporanee della vita in città.


CATASTERISMI

un progetto di Kilonova ART

con/regia Alberto Colombo e Greta Milani

assistente alla regia: Valeria Torresan

Il termine catasterismo, che significa “diventare stella”, rappresenta una narrazione tipica della mitologia, basata sulla metamorfosi, in cui il corpo perde la gravezza della sua materia per diventare un astro. In CATASTERISMI, proiettore, computer e videocamera creano un “falò digitale” attorno a cui raccontare l’antica mitologia delle costellazioni. In questo breve estratto la protagonista è l’Orsa Maggiore con il racconto del mito della ninfa Callisto.

22 LUGLIO

IN UN’ALTRA VITA

Drammaturgia e regia: Federico Malvaldi

In scena: Veronica Rivolta e Daniele Paoloni

Costumi: Marta Montanelli

Compagnia: Rivolta/Malvaldi

Cosa significa essere dimenticati? Cosa accade nell’istante in cui ci accorgiamo che negli occhi e nei ricordi della persona che amiamo non esistiamo più? “In un’altra vita” è la storia dell’attimo in cui un uomo, Elia, dimentica la donna che ama, Anna. Sembra ricordare tutto, ma non lei. Lamore a volte ci rende davvero strani, ci fa vivere in una dimensione a sé, che ha delle coordinate tutte sue. Ci estranea. Ci confonde. La disperazione porta Anna a doversi confrontare con ll’oblio: lui deve ricordare perché́, se non lo facesse, lei smetterebbe di esistere. Ma non si può baciare l’oscurità, la donna sarà costretta a capirlo e a scoprire una nuova libertà: quella di essere dimenticati e di poter vivere un’altra vita. 

POLMONI

con Michele De Paola, Marisa Grimaldo

Regia Compagnia Mar Giomitch

U(uomo) e D(donna) sono una giovane coppia che contempla la possibilità di avere un figlio. Nell’intero atto unico si assiste al susseguirsi di almeno quarant’anni di vita di una coppia, puntando la lente d’ingrandimento soprattutto in quella fase in cui c’è il difficilissimo passaggio da “figli” a “genitori”.

Anche se la nostra generazione non si sente preparata alla genitorialità, biologicamente la

Natura chiama, ci si deve presentare all’appello e rispondere alla domanda.

DE(ATH)LIVERY

con Andrea Cioffi, Sara Guardascione, Luigi Leone, Vincenzo Castellone
drammaturgia e regia: Andrea Cioffi
assistente alla regia: Ilaria Fierro
scene: Trisha Palma
costumi: Rosario Martone
disegno luci: Andrea Savoia
musiche: Emanuele Pontoni

In un appartamento che è un mash-up tra lo stile sit-com americano e le case studenti di tutta Italia, è accaduto un “piccolo incidente”.
Un rider ha portato la consegna sbagliata e, per una disgraziata concomitanza di cause, non ha mai lasciato l’abitazione. Giace riverso al suolo, morto.
In una serie di rewind, flashback e moviole, il nostro narratore-rider-nonpiùvivo illustrerà come si sono svolti i fatti: ci racconterà di una generazione vittima della fretta, dell’odio social e dell’assenza di certezze, che rischia sempre di perdersi nella disperazione e di diventare inevitabile vittima se non rende sé stessa, a sua volta, carnefice.

ANOTHER PLANET 

roba dell’altro mondo

interpretazione e drammaturgia: 

Leonardo Gaipa

coreografia e set-design:  Thalia Agapaki

La vedi quella macchina laggiù nel tramonto?”

Sì”

Ci pensi che  dentro ci stanno quattro o cinque umani? …Siamo minuscoli…”

Già. Eppure guarda in cielo. E qui, sotto i tuoi piedi. Siamo una macchia. 

“Facciamo un casino della madonna.”  

ANOTHER PLANET: Corpo e Pianeta nell’era dell’Antropocene

23 LUGLIO

PETRA

di e con Mauro Lamantia e Sergio Beercock

con il contributo artistico di
N. Di Venti | G. Cappa | Garage Arts Platform
produzione Babel

Un Malucumminàtu – uno storpio – è ossessionato dal desiderio di “stracanciàre”: vorrebbe essere più eretto, più presentabile, più sano e piacevole alla vista. Ogni suo sforzo, però, viene sabotato da due voci che lo assillano: la Signora Ida e il Signor Lei. Il Malucumminàtu le tenta tutte: dall’esercizio fisico al rito arcaico, passando per l’invenzione di Sante Moderne Personalizzate, fino ad inseguire la processione carnascialesca di una folla con un asino in spalla. Ogni suo tentativo è spinto dal bisogno di un miracolo, che la Signora Ida e il Signor Lei continuano a fare abortire senza pietà. L’ultimo tentativo, il più drammatico, sarà di autodistruggersi, e nell’urlo tragico dell’affanno si rivelerà l’unico miracolo possibile: il Malucumminatu diventerà una Leggenda.

C’HO LA SCOLIOSI

Ode all’impossibilità (fisica, giuro!)di tenere la schiena ben dritta

drammaturgia e regia: Marta Bulgherini

con: Marta Bulgherini e Camilla Tagliaferri

Il problema è tutto lì: io vorrei stare con le spalle impettite, sempre pronta all’azione, con energie ben allocate. Vorrei avere un progetto chiaro e tanti piccoli micro obiettivi da realizzare per mettere in pratica il grande sogno finale. Ma c’ho la schiena proprio storta:”Scoliosi congenita” disse solenne il dottore. Oh, non sarò fatta per questa società, che ci posso fare?

L’ESTRAZIONE

Regia: Genny Santin Nalin e Roberta Nicosia

Drammaturgia originale di: Domenico Columbro, Alessandra Desideri, Roberta Nicosia e Genny Santin Nalin

Con: Domenico Columbro, Michele Deiana, Alessandra Desideri, Laura Marcucci, Helen Messina, Roberta Nicosia,Filippo Salvini,Nino Sileci

Cosa sarebbe l’uomo senza un passato? Sono le esperienze dei predecessori a imprimere la traccia del nostro futuro. Tradizioni e valori costituiscono l’etica di un popolo, definiscono la normalità.Abbiamo bisogno di qualcosa in cui credere per giustificare la nostra esistenza e sono le idee collettive a consolidare quel qualcosa in verità e trasformarlo in tradizione. Così i cittadini di Tempol si riuniscono ogni anno in pizza, per celebrare con goia la tanto attesa Lotteria, ma tra vincitori e sconfitti la linea si sfoca lungo i bordi. 

GINNASTICA PER UNA POSTURA FRAGILE

Di Dotta/Maietto

Ideazione, regia e coreografia Margherita Dotta Coreografia e interpretazione Leonardo Maietto Musica Paolo Colagrossi, Gene Autry Costumi Margherita Dotta, Leonardo Maietto Luci Margherita Dotta Con il sostegno di Nebula APS Si ringraziano Daria Deflorian per il primo tutoraggio e Carrozzerie n.o.t per l’ospitalità e la fiducia

Ginnastica per una Postura Fragile è una ricerca sul corpo che propone una soggettività intrinsecamente vulnerabile e relazionale. Nelle profondità degli abissi la fisionomia umana si dissolve, assumendo connotati bestiali. Emerge un corpo ibrido, resiliente e adattativo, che adotta strategie di gestione di sé in un eterno ripetersi di calma e tumulto, dove l’atavico istinto predatorio del mostro scompare a favore di un’accoglienza e di un riflesso con sé e l’Altro.


IL MARE D’INVERNO

drammaturgia – Antonio Basile

Con Antonio Basile, Greta Bertani, Armando Distinto, Mattia Lauro, Claudia Nicolazzo

“Anna, Carmine, Alessandro, Erica, Giulio. Un gruppo di amici che nel corso di un estate apparentemente come le altre si vede stravolgere completamente la vita. Ma, come accade spesso, la loro vita diventa la base per una storia, una storia che, a differenza della realtà, può vedere un lieto fine…”

 

PILLOLE 2023 – I JUST CAN’T GET ENOUGH- Dal 17 al 23 Luglio – FORTEZZA EST, Via Francesco Laparelli, 62. Costo 5€ – Inizio ore 20:00. Prenotazioni:

– WhatsApp- 3494356219

BIGLIETTI:

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